La Bellezza dello Sponz Fest.
Appunti sparsi di emozioni potenti lasciate decantare...come un buon vino... .
Persone e incontri ...la Gioia dell'Uomo vivo.
Mago e forza nei tarocchi condividono il cappello a forma di otto, infinito... infinito e aperto...e in questo Sponz Fest, capitanato da Vinicio Capossela, questo si è manifestato in pieno.
Unire il sacro e il profano, profondità e leggerezza, luce e ombra...come solo l'Arte sa fare.
Appena arrivata a Calitri trovare un passaggio in macchina era l'obiettivo. Se non sei automunito è un po’ un problema, che risolvi all’improvvisa – come si dice nel teatro - grazie alla generosità e alla rete sociale dei Calitrani, meravigliosi e incredibili. E questa si rivela una delle tante occasioni di incontro. Persone, disponibilità, gentilezza, semplicità dell'accoglienza.
Siamo tutti migranti...il 'passaggio''...il passeur, come ci racconta Domenico Quirico in un bellissimo incontro al Borgo Castello, al tramonto con panorami mozzafiato e silenzi che fanno riflettere.
Il ‘suo’ migrante è quello 'inutile', quello che non può darti niente se non la storia della sua vita. E tu puoi solo accoglierlo, come si fa tra umani. La visione di Quirico è quella di un viaggio che per essere davvero tale non prevede il ritorno. Forse il ritorno uguali a sé stessi? Aggiungo.
Tra stazioni sospese e assalti al treno passiamo dal Bar aperto 24 ore, una sorta di Sponz Office per tutti. Ci si conosce tutti e nessuno, si condividono tavolini per appoggiare tazze e bicchieri, non necessariamente si socializza. Anche in silenzio, ognuno racconta qualcosa di sé e di ciò che sta vivendo.
Organizzazione, ma non troppo. Valore aggiunto, per chi come me viene da un posto in cui tutto è superorganizzato, divertimento ed eventi un dogma.
Qui il divertimento è nell'aria, è spontaneo. La partecipazione semplice e genuina, sorprese, libertà. Puoi esserci e non esserci. Vinicio c'è sempre, a suo modo partecipa introduce incoraggia ascolta in silenzio e invita ad ogni occasione - da quella terribile notte del 24 agosto 2016 che ha devastato paesini del Centro Italia - al minuto di silenzio. Proprio qui, dalle terre d'Irpinia fa uno strano effetto.
I vicoli e la festa del libro a Sant'Andrea di Conza, meraviglia, falò e arrosticini, persone appena incontrate che pare conoscere da sempre, i miracoli della musica e della cultura. L'emozione di Vinicio alla lettura di John Fante, quel respiro profondo, sguardi e silenzi.
Cinasky, atmosfera rarefatta che ti rapisce e ti lascia con il fiato sospeso per la potenza emotiva dell'intro, con la tromba e il piano a cui lo stesso Vinicio appoggia le mani in una danza infinita di letture e improvvisazioni.
Una festa di Paese di alto profilo possiamo dire dello Sponz? Cultura, conoscenza, passione per la scoperta e il 'meticciato' come lo chiama Vinicio quando introduce la Tres Roses Mariachi Band, che insieme agli Arizona Dream la fanno da padrone.
Lui, il Capitano e l'Anfitrione che arriva sempre quando c'è bisogno di un aiuto allo show. Con lo sguardo di chi guida, lo sguardo che include tutto e sa abbracciare la complessità.
Si sente che è una cosa autentica. Lo Sponz Office 24 ore al giorno e lo Sponztime, in cui la notte non è fatta per dormire, ma per gioire e ascoltare. E' una celebrazione continua, sponzati e felici.
Luoghi magici e aperti. Ignoti, sconosciuti e ricchi di storie da narrare. Vicoli. Presenze e silenzi. Panorami mozzafiato, vuoti e pale eoliche.
Sguardi, attese e poesia nelle grotte dell'anima...campo semina e raccolto...semplicità e bellezza oltre i confini, con l'amaro anche delle proprie storie, dei propri limiti e delle proprie aspettative. Quelle deluse e quelle realizzate. Sì, perché la medaglia ha sempre almeno due facce. The dark side of the moon… .
Qui tutto si è ricreato....i martiri del ricreo e il trionfo dell'inutile ci raccontano che l'inutile genera prosperità, magia e incontro.
Genitori con bambini che su e giù per i vicoli seguono gli eventi e ci si abbraccia e saluta e scherza, quasi come a essere 'compagni di viaggio' in un Festival che parla un linguaggio diverso, quello dell'Anima.
Libertà e coraggio e curiosità.
L'Antigone della Compagnia delle Albe, al Castello. Arrampicati e in movimento... Cittadini. Potente. Con i piedi per terra guardando in alto.
L'inutile aiuta a disvelare l'invisibile, oltre le vecchie rappresentazioni di sé, degli altri, del mondo.
C'è chi è arrivato qui da solo, senza sapere cosa sarebbe successo, per cambiare aria e forse l'aria ha cambiato lui.
Una scommessa, per uscire dal noto.
Uscite di casa e incontrate voi stessi, sembra dire le SPONZ. Dissipatevi, ricreatevi, siate vivi, nuovi, accogliete le vostre ombre. Rendetele vive. Togliete la polvere da sotto il tappeto. Chi tiene polvere spara.
Il viaggio in treno fino a Rocchetta, linea riaperta, emozioni che forse riaffiorano da lontano, da quel nonno casellante in uno sperduto paesino della Sicilia. Il casello. Un mito per me. E ti senti a casa.
Generosità storia e ascolto. Il BAR. Quanto ho imparato guardando e ascoltando le persone nei bar.
Affinità elettive.
Mariangela, la vera artista della famiglia dice sorridendo con affetto Vinicio. La sua rappresentazione del velo della sposa insegna e rapisce.
Peppe Matalena, occhi da bambino con la saggezza degli anni e con la dolcezza del suo violino.
La Banda di Calitri, è come essere in una grande famiglia. Grazie.
Viandanti, il richiamo a Chatwin è inevitabile da Vinicio in occasione dell'incontro con Paolo Rumiz sulla Via Appia. E quando prende la chitarra e quasi muto inizia Camminante ci zittisce…tutti.
Tutto ha un sapore che è ancora vero.
Scoperte, Micah P. Hinson personaggio incredibile con una voce che apre strade e solleva polvere. Polvere siamo e polvere ritorneremo dice lui. Questa è la sintesi del suo senso della polvere allo Sponz 2016. Un tipo incredibile, il suo abbigliamento, le sue espressioni, il suo modo di suonare e muoversi. E non esita a dire ‘fuck off’ se qualcosa non gli piace. E gli stringi le mani e ti capisci col cuore. E torna da Roma per salire sul palco al concertone finale alla Sponz A-Rena con Vinicio, Gianni Morandi e Giovanna Marini. Brividi.
Il Circolo Popolare, seduti sul marciapiede. Ti invitano a cantare, ti offrono vino e formaggio. Cose di altri tempi. La Barberia e i canti popolari, che incontri ogni giorno quando ti incammini per salire dal Borgo Antico al centro di Calitri. E scopri sempre qualcosa di nuovo.
Canzoni di libertà e anarchia. Alessio Lega e il Compagno Roberto Zamagna. Ritrovi musici della tua zona e ancora una volta ti rendi conto che nulla al mondo può unire quanto l'arte e la musica. E' come conoscersi senza sapere nulla di sé.
Fuochi potenti, il finale con il fuoco dell'inferno acceso dai diavoli e mangiafuoco dei Diables de l'Onyar, che daranno corpo vivo ai demoni della Cupa, ormai all’alba nella piazza di Calitri, al limite del borgo storico. Fuochi che fanno anche paura. Fuoco che trasforma e spezza vecchi schemi dell’anima.
Dove vai in vacanza? In Irpinia...stupore... . E allora poche parole bastano a spiegare perché... Sponz Fest. Vinicio Capossela.
Ritrovi un po' della tua Romagna, entri nel cerchio che canta Romagna mia con Franco Bassi, spinta da uno dei pazzi organizzatori. Che bellezza, che ridere!
Tuttapposto? Il saluto, una sorta di mantra made in sud.
Terra, vino, musica e arriva a sorpresa Gianni Morandi. Il Gianni nazionale…nazional popolare…Unico!
Mani grandi. Sul palco, con la sua chitarra e le canzoni della storia. Tutti cantiamo a squarciagola…e lui ride e chiede a Vinicio ‘Cosa devo fare…io ho 600 canzoni eh…’ Dice del buon vino della zona, sono ubriaco... e dal pubblico ‘siamo tutti ubriachi…’ sì, ubriachi di vino, gioia e follia.
E poi LEI, Giovanna Marini, gigante, coraggio e rivoluzione. L'eleganza della propria storia. Oltre le parole.
Vincenzo Costantino Cinasky, un amico, un cuore enorme che parla alle nostre anime e ci dà sempre qualcosa per scendere in profondità e risalire. Con Laura, Angelo Custode prezioso. Grazie.
Ho racchiuso in questo racconto ciò che potevo. Ho aspettato. Era tanta roba. E' stato difficilissimo trasformare in parole che avessero un senso ciò che ho provato in una settimana allo Sponz. Avrò dimenticato qualcuno, qualche passaggio. Le foto e i video ci sono tutti, comunque, a ricordarlo al mio cuore, al mio Spirito, quello che mi ha preceduta e mi ha guidata nella meraviglia umana e imprevedibile.
Per me la Bellezza è un valore che racchiude tante cose, parte da dentro e si irradia, illumina e contiene luci e ombre. Non è definibile, è immanente e trascendente allo stesso tempo.
Lo SPONZ di Vinicio la racconta, trasformando ognuno di noi ad ogni passo. Esserci è stato un atto d'amore, rispetto, curiosità e gratitudine per le emozioni della notte di luna piena alla stazione sospesa l'anno precedente...sponzati fino all'alba per celebrare i 25 anni della sua carriera.
OVUNQUE PROTEGGI ti toglie la pelle ogni volta. E il cuore sta meglio.
Siamo così piccoli di fronte al all’infinito del cappello del mago e della forza…simbologie poderose che ci spingono ad andare oltre.
Ecco, di POLVERE se ne è alzata parecchia in questa edizione dello Sponz Fest, Definito come un ritiro con Vinicio. E’ vero. Verissimo.
E forse dopo questa edizione siamo tutti un po' più liberi e luminosi, perché alla fine è proprio così...
CHI TIENE POLVERE SPARA... .
Grazie a tutti.
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